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Il nuovo logo Microsoft? Promosso!
Una riflessione sul restyling del logo Microsoft:
chi dice che un quadrato o quattro quadrati non sono un logo?
Il marchio o il logo (un giorno poi ci diremo cos’è uno e cos’è l’altro) diventano tali nel momento in cui li eleggiamo a rappresentanza della nostra azienda.
La verità è che la capacità di indicare o suggerire un’azienda da parte di un simbolo dipende non solo dalla sua originalità, ma anche e soprattutto dalla frequenza con cui il simbolo viene visto associato al nome dell’azienda.
Attenzione, mai al mondo metterei quattro quadrati colorati accanto al nome di un’azienda che non ha la forza economica di sostenerli.
Ma parliamo di Microsoft, ci può stare.
Promosso!
Epic fail, il logo di London 2012
Torno per un attimo sulle Olimpiadi di Londra.
Credo che il popolo inglese abbia saputo meglio di altri coniugare dal punto di vista iconografico innovazione e tradizione – penso ad esempio a quanto nella loro comunicazione l’iconografia araldica si mescoli alla tecnologia.
Però, se è vero che la comunicazione e la grafica nazionale sono lo specchio dello stile di un popolo (verità che la globalizzazione mette sempre più in discussione) allora devo dire che stavolta gli inglesi hanno toppato!
L’unico vantaggio del logo London 2012?
E’ così brutto che si fa ricordare!
Classifica personale dei tre loghi olimpici meglio riusciti:
1_ Tokyo 1964
2_ Pechino 2008
3_ Roma 1960
La legge dell’attrazione e il Brand
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Cos’è la legge dell’attrazione.
La legge dell’attrazione, in parole semplici, afferma che ” simile attrae simile “. Quello su cui focalizzi maggiormente l’attenzione è quello che sarà attratto in misura maggiore nella tua vita. A prima vista sembrerebbe affermare che visto che tutti noi pensiamo a essere in perfetta salute, ricchi,e ad avere una vita soddisfacente, allora di conseguenza dovremmo tutti vivere felicemente, giusto? Sbagliato. Anche se è vero che se ci focalizziamo su determinate cose, queste arriveranno a noi in abbondanza, la verità è che la maggior parte delle persone non focalizzano l’attenzione nell’avere quelle cose, ma sul fatto che NON le hanno!
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L’unico modo di attrarre quello che vuoi nella vita è di permettere a te stesso di capire come sarebbe avere già quello che desideri,permettere a te stesso di credere che lo avrai, che lo meriti, e di focalizzare l’attenzione su queste emozioni e credenze positive.
…
Per questo motivo, è importante ricordare che è necessario essere consapevoli. Quando alleni la tua mente a emettere vibrazioni positive nell’Universo, questo attrarrà ciò che vuoi, l’Universo risponderà sempre. Però se non presti attenzione, non sarai a casa quando l’Opportunità busserà alla tua porta! La Legge dell’Attrazione non è una sorta di rito magico, ma un fatto scientifico. La chiave sta nel sapere come usare questa scienza e le applicazioni di questi principi scientifici.
(da un articolo di Aaron Potts)
Non so se la legge dell’attrazione è la spiegazione scientifica azzeccata, non ho nemmeno letto “The secret”, il libro che ha dato vita ad un’attenzione particolare – già un po’ smontata – a questa teoria. Però i conti sembrano tornare. Se poi applichiamo la teoria al brand è sorprendente quanto il concetto di attrazione funzioni. Ogni elemento che compone la marca deve essere convinto al massimo del proprio ruolo e del proprio obiettivo. E solo con una convinzione e una strategia lucida si può ottenere il risultato voluto.
Start-up: per iniziare bene
•Valutazione della business idea – analisi del mercato, valutazione della personalità;
•Predisposizione del business plan;
•Ricerca di mezzi finanziari;
•Valutazioni di eventuali agevolazioni;
•Costituzione dell’azienda;
•Creazione della nuova struttura organizzativa;
•Piano di marketing – corporate identity, comunicazione, promozione;
•Gestione dell’attività a regime.